Narcisismo, manipolazione affettiva e genitorialità
Ancora oggi stereotipi, preconcetti o pregiudizi, figli di un certo patriarcato, sulla differenza di genere nella coppia determinano un'educazione distorta, pericolosa che blocca le scelte dei partner, che presi dai sensi di colpa, rimangono imprigionati nelle spire di una relazione completamente tossica, piuttosto che trovare il coraggio di mettere fine ad un rapporto agonizzante. Molte donne ancora oggi non godono del sostegno della famiglia d'origine e per una serie di fattori, non per ultima la paura, non riescono a trovare il coraggio di mettere la parola fine al loro rapporto. La figura del padre viene idealizzata, sempre e ad ogni costo come indispensabile e insostituibile anche quando non ci sono più le condizioni per renderla tale, in molti casi nemmeno gli episodi di violenza domestica, a carico di mogli o figli, riescono a convincere alcune donne a lasciare il patner. Saper mettere un punto quando è doveroso è sinonimo di maturità, crescita e amor proprio, e non solo.
A tal proposito ecco la tossicità di alcune affermazioni che ci tocca ancora sentire e che spesso le pazienti stanche e logorate mi riportano:
È meglio che rimani con tuo marito o con tua moglie anche se non vi amate più, piuttosto che separarvi. I figli dei separati sono destinati ad essere infelici tutta la vita.
Dovete rimanere insieme a tutti i costi per il bene dei figli, pensate alla loro felicità.
Oramai sei una mamma non puoi pensare al tuo bene, prima vengono i figli poi tuo marito e poi tu.
Devi saper mettere da parte i tuoi bisogni.
È normale che lei/lui sia geloso/a se ti ama, devi accettare ogni forma di gelosia. Dopotutto la gelosia è amore.
Siamo state tutte mamme e mai nessuna in passato si è lamentata.
La depressione post parto è solo una moda dei giorni nostri
Una buona madre non è mai stanca, non si lamenta. Deve sopportare.